Quella
Coco Chanel che il mondo eleggerà regina del gusto, musa della bellezza,
consacrata da successi assoluti, è la protagonista di un'epopea drammatica che
vince e lotta contro le brutalità di un mondo, di un secolo. Curiosità innata,
paura divorante che t'insegue, ti fa correre. Un desiderio di grazia e bellezza
capaci di sanare un'infanzia e un'adolescenza sfigurate dalla tristezza.
Signorini legge nelle pupille accese di questa ragazzina inquieta tutte le
intenzioni future di Coco, il brivido d'ansia che la piccola Gabrielle sente
sulla pelle, il fuoco segreto che le brucia dentro. Anche la scrittura è
pervasa da queste percezioni. Sensualità e passione senza respiro, le stesse
che Coco mette nei suoi abiti, nei cappelli, nelle fragranze inconfondibili del
suo profumo. Ma vediamo anche una Gabrielle sorridente, vezzosa, cantare al
Café Chantant quel "Chi ha visto Coco al Trocadero", che le regala il
"primo boccone di successo" e quel celebre nome di battesimo
artistico: Coco. Orgoglio, tenacia, ambizione, sguardo verso orizzonti lontani,
il talento di Coco comincia a farsi strada. La sartina di campagna dalle idee
"fin troppo spavalde", la graziosa fanciulla travestita da
maschietto, incontra Boy Capel, ed è subito emozione. Boy irrompe nei giorni
infelici di Coco. La aiuta a trovare la strada, la guarisce dalla sfiducia.
Nasce Coco Chanel. La Coco che trionfa nel mondo della moda, con le sue
creazioni piene di fantasia e di charme.
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